Finalmenteeeeee!!!! Sono riuscita a fare un post dedicato al mio pane. E non solo direi...
Vi presento anche un piatto tipico della campagna fiorentina. Talmente tipico che giuro: ho sbirciato, più per curiosità, sul web per vedere se c'erano delle versioni diverse da quella che mi hanno tramandato mia nonna e mia mamma. E pensate: non ne ho trovata nessuna. Ci sono le farinate di ceci, quella ligure, quella con la farina di mais e il cavolo nero (al più presto posterò anche questa: deliziosa!!!) ma questa qui, che vi presento oggi, no!
Ma andiamo con ordine. Inizio innanzitutto col dirvi che con questa ricettina, la farinata bianca, desidero partecipare alla raccolta dell'amica Meggy e il suo blog Delicious Meggy. la raccolta si intitola Sapore di ricordi. Bella, mi è piaciuta subito!! E infatti proprio questa ricettina mi ricorda i tempi in cui la mia nonna la preparava per cena durante le fredde serate invernali. E mi ricordo pure che non mi piaceva granchè, avrei preferito la pasta. Guarda un pò come cambiano le cose nella vita... Adesso la adoro e quando la preparo e i miei figli sbuffano scontenti, mi viene da sorridere e mi dico fra me: un giorno piacerà anche a voi!!! ^_^
Il mio pane. Eccolo. Sono più di due anni che lo faccio in casa, senza comprarlo in panetteria. E' diventato un rito a cui non saprei rinunciare. La soddisfazione di sentirlo "sfrigolare" appena tolto dal forno, ancora bollente. Il sapore avvolgente quando lo assaporo. La cura nel riporlo e mantenerlo....
Ingredienti:
500 ml acqua tiepida - 420 gr di farina 0 - 280 gr farina di semola di grando duro - 2 cucchiaini di sale - 2 cucchiaini di zucchero - 1 bustina di lievito secco - 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva.
Preparazione:
Quando ho un pò di tempo a disposizione, facendo una fontana sulla spianatoia, impasto il tutto a mano e metto a lievitare la palla avvolta in un canovaccio pulito e coperto poi con una copertina di lana per circa 2h (ma anche quando ci sta di più va bene!!).
Altrimenti, metto tutto nella mdp e imposto il programma impasto+lievitazione.
In ogni caso, appena ho l'impasto pronto, lo rovescio senza impastarlo nuovamente sulla spianatoia.
Divido l'impasto in panetti e li trasferisco sulla teglia.
A questo punto, inforno 10' a 200°. Poi abbasso la temperatura a 160-170° per altri 20'. A questo punto, giro i filoncini su se stessi e faccio cuocere ancora per 20'.
Un suggerimento: la fase più delicata in forno sono i primi minuti. Appena infornato non aprite mai lo sportello. Bastano alcuni minuti, circa 15... il calore forte e uniforme serve a far gonfiare subito l'impasto evitando che l'interno diventi un pò tosto.
La ricetta della farinata è più semplice a farsi che a spiegarsi...
In questo caso, siccome avevo un buon brodo di carne fatto in casa, ho usato quello, ma potete anche procedere così:
Ingredienti:
Acqua - un pizzico di sale - passata di pomodoro - un pezzettino di dado (gusto classico o carne) - farina.
Preparazione:
Mettete a scaldare l'acqua e aggiungendo il sale, il dado e il pomodoro, otterrete un similbrodo. Toglietene un pò e mettetelo in un bicchiere (non sò, circa 2 dita). Aggiungete la farina e stemperatela. Poi versatela a filo nel restante brodo. Attenzione: mettetene poca per volta per valutare la consistenza: la farinata deve essere nè troppo liquida, nè troppo soda. Una specie di marmellata morbida, diciamo. E poi, comunque, dipende dai gusti personali!!
Far bollire per qualche minuto e servire calda, accompagnata da una generosa macinata di parmigiano e un giro di olio buono....
Qui ho aggiunto dell'erba cipollina ma è stata una mia personale aggiunta...
Vi assicuro che è buonissima!!!!
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Questo post è nato soprattutto perchè nel fine settimana scorso, sono stata al mio mulino di fiducia.... Si trova nel Casentino (in provincia di Arezzo), non troppo lontano dalla casa dei miei genitori. Ci vado ogni tanto a fare scorta della farina macinata a pietra. Si tratta infatti di uno dei pochi mulini con tradizione centenaria in quanto esiste dal 1696.
"Molino Grifoni", gestito dai giovani fratelli Fabrizio e Andrea, che portano avanti questo duro e passionale mestiere. Pensate che l'edificio si trova proprio sopra un corso d'acqua che muove gli ingranaggi e fa girare le pesanti ruote in pietra.
In questo periodo le macine erano tutte in funzione: granturco, grano e castagne.
Alcuni scorci dell'interno:
Il setaccio:
Questi i meccanismi per regolare l'attrito dell'acqua sui meccanismi delle macine. Da quel foro, avvicinandosi, si sente scorrere l'acqua del torrente sotto...
Ciao cara, è una bella soddisfazione farsi il pane da sè...il tuo è buono e fragrante!!! davvero particolare la ricetta della tua farinata, che io non conscevo...grazie per queste belle ricette!!! un abbraccio :)
RispondiEliminaciao, il pane è buonissimo lo preparo anche io così, ma la farinata non la conoscevo, grazie
RispondiEliminaFare il pane in casa è una delle cose più belle, a cominciare dall'impasto per finire con il profumino che si diffonde dal forno in tutta casa. Con la farina macinata a pietra dev'essere speciale.
RispondiEliminaCuriosa questa ricetta della farinata, è praticamente una minestra. Il nome mi richiamava invece la "pizza" con farina di ceci. Ha l'aria di essere gustosa. Baci, buona serata
Quanto ho imparato da questo post!! Confesso di non aver mai fatto il pane in casa, panini morbidi si, ma il pane mai, e vorrei recuperare il tempo perduto. Grazie per aver condiviso con noi questa ricetta. Bellissime anche le foto
RispondiEliminaBellissimo il tuo pane!! La farinata così non la conoscevo ma dev'essere ottima, come tutte le meravigliose ricette di famiglia che sono un grande patrimonio da non perdere! Complimenti! Buona giornata ciao!
RispondiEliminache bella la farinata... m'ero messa a leggere tutta intenta, dando per scontati un paio di dettagli... invece sono tornata a rileggere, ma non era farina di ceci!
RispondiEliminache dici... se ci si mettesse sopra un po' di rosmarino tritato fine, i buoni toscani della tua terra arriccerebbero tantissimo il nasino?
un abbraccio... m'hai fatto venir voglia di rifare il pane, anche!!
Mmm!!! Tellement bon quand il est encore bien chaud tout droit sorti du four:)) Tu as un très joli blog;)xxx
RispondiEliminaHo letto con molto piacere questo tuo post Francesca penso di provare la tua ricetta spero mi venga bene, e che bello quel mulino meraviglioso un bacio ciao e grazie
RispondiEliminaQuesti sono i sapori, gli odori e le emozioni che preferisco, semplici e genuini.
RispondiEliminaMa che aspetto magnifico hanno pane e farinata!!
RispondiEliminamamma mia questa farina è preziosa come l'oro.... davvero una meraviglia sai? e questa minestra è davvero originale sicuramente da provare!!!!
RispondiEliminaUn post interessante e molto, molto piacevole :-)
RispondiEliminaTi ho scoperta per caso...e il tuo blog mi è piaciuto tantissimo..in più sei di Firenze come me!!!bello questo pane...e mi hai fatto venire voglia di fare un giretto ad Arezzo per la farina!!!complimenti!!!! anche io ho un piccolo blog...ti aspetto per una visita, accetto consigli e commenti, e se ti va ti aspetto per il mio primo contest!!!
RispondiEliminaun post davvero molto bello e molto buono come il pane...complimenti per la tua riuscita hai fatto un pane eccellente...
RispondiEliminaciao da lia
la farinata è per me una novità mentre il pane lo adoro....un bacio
RispondiEliminaAnnamaria
Bel post...interessante il tuo pane...ciao.
RispondiEliminaGnaaaam..grazie mille Francy!
RispondiEliminaIl pane ha un ottimo aspetto, chissà che profumino per casa!
La farinata invece mi ha ingannata, mi immaginavo anch'io come Fede la focaccia...e invece è un'ottima zuppa!
Bacioni
Ma che meraviglia! anche io panifico da tempo con l'aiuto della macchina del pane...ma ora sto per entrare nel magico mondo della pasta madre! Poco fa ho proprio comprato della farina macinata nella zona di Saluzzo, ma sarebbe stato più bello prenderla nel tuo mulino di fiducia!!!
RispondiEliminaMA che bello il tuo pane!!!!!! Mio nonno aveva un mulino e macinava il grano... quanti anni sono passati! Un abbraccio
RispondiEliminaIL pane ti è venuto benissimo!
RispondiEliminaLa farinata è eccellente....ma il profumo del molino!Che belle foto e che bell'ambiente!
Deve essere una fortuna poter vedere queste cose dal vivo!
Bravissima , e grazie di avercene fatte partecipi
Buona domenica^_^
il pane è splendido ma la minestra io la divorerei!:D
RispondiEliminaMi piace molto fare il pane in casa, magari avere una farina così. . . Bellissimo post, grazie Federica, baci!
RispondiEliminaChe post interessante. Adoro il pane fatto in casa e la tua farina è superlativa. E la tua minestra, nella sua semplicità, è straordinaria... come la tua illustrazione del mulino. Brava!
RispondiEliminaun abbraccio
Giulia
ps: ne approfitto per invitarti alla mia raccolta 'Madeleines mon amour'
Che bontà...con questo freddo ci vuole proprio una buona minestra calda calda....sei troppo chioccia!!!!!!!!!!! Bella!
RispondiEliminaCara nel mio blog c'è una cosina per te!!!!
baci baci